CARIN*20CPR EFF 330MG+200MG

FARMAKOPEA SpA
CARIN*20CPR EFF 330MG+200MG

Descrizione:

AVVERTENZE
L'assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno. Utilizzare con prudenza nei casi di asma e gotta. E' richiesta cautela (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per escludere un rischio simile per l'acido acetilsalicilico, quando esso e' somministrato alla dose giornaliera di 330-2640 mg. Questa specialita' medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore ai 16 anni.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici ed antipiretici.
CONSERVAZIONE
Chiudere accuratamente il tubetto dopo l'uso. Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Malattia ulcerosa gastro-duodenale. Ipersensibilita' all'acido acetilsalicilico ed ai salicilati. Diatesi emorragiche. Bambini e ragazzi di eta' inferiore ai 16 anni. Dosi superiori a 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza. Severa insufficienza cardiaca.
DENOMINAZIONE
CARIN^(R) - Compresse Effervescenti
ECCIPIENTI
Sodio bicarbonato, acido citrico, glicocolla, sodio benzoato.
EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), gastrointestinali (dolori, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivoraggie), fenomeni di ipersensibilita' (eruzioni cutanee, ecc.). In associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici sugggerisono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministrazione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescrizione medica poiche' l'acido acetilsalicilico puo' provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo. Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico. Ci sono insufficienti ati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio. L'inibizione delle sintesi delle prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/ fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che i rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalita' embrione/fetale. Inoltre, un aumento di incidenza delle varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre: il feto a tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e disfunzione renale (che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios); e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante (che puo' occorrere anche a dosi molto basse) ed inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente l'acido acetilsalicilico a dosi superiori a 100 mg/die e' controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza.
INDICAZIONI
Terapia sintomatica delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.
INTERAZIONI
Puo' interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree e ipoglicemizzanti.
POSOLOGIA
Adulti e ragazzi di eta' superiore ai 16 anni : 1 o 2 compresse ogni tre ore, secondo necessita'. Non superare 8 compresse nelle 24 ore. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita valutando un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
PRINCIPI ATTIVI
Acido ascorbico 200 mg ed acido acetilsalicilico 330 mg.

codice: 020197051

Il nostro consiglio