ANTALFEBAL*BB OS SOSP 100ML

MEDA PHARMA SpA
ANTALFEBAL*BB OS SOSP 100ML

Descrizione:

AVVERTENZE
Sicurezza gastrointestinale. E' sconsigliato l'uso del medicinale in associazione con altri FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2. Per minimizzare gli eventi indesiderati e' consigliabile utilizzare la dose minima efficace per il minor tempo possibile. Anziani. La popolazione anziana presenta una maggiore incidenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare sanguinamento e perforazione gastrointestinale, talvolta fatali. Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione e perforazione. Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, talvolta fatali, sono stati segnalati per tutti i FANS durante il trattamento, con o senza segni premonitori ne' precedente anamnesi di gravi eventi gastrointestinali. Il rischio di emorragia GI, ulcerazione o perforazione e' maggiore a dosi elevate di FANS, in pazienti con una anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione e negli anziani. Per questi pazienti e' consigliabile iniziare il trattamento con la dose piu' bassa consigliata. L'associazione con agenti protettivi (per esempio, misoprostolo o inibitori della pompa protonica) e' indicata in questa popolazione di pazienti, come pure nel caso di soggetti per i quali si richiede una concomitanteassunzione di piccole dosi di acido acetilsalicilico o di altri farmaci che potrebbero aumentare il rischio gastrointestinale. I pazienti con una anamnesi di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire al proprio medico qualunque tipo di sintomatologia addominale insolita (in particolar modo il sanguinamento gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Particolare cautela e' consigliata in pazienti che fanno un uso concomitante difarmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti antipiastrinici come l'acido acetilsalicilico. In caso di sanguinamento gastrointestinale o perforazione in pazienti sotto terapia con il medicinale, il trattamento deve essere interrotto. Porre particolare attenzionenella somministrazione di FANS in pazienti con anamnesi positiva di malattie gastrointestinali (colite ulcerosa, malattia di Crohn), in quanto l'uso di detti farmaci potrebbe aggravare queste condizioni. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari. Particolare cautela (colloquiocon il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento e' consigliata in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, in quanto in associazione alla terapia con FANS sono stati riportati ritenzione dei liquidi, ipertensione e edema. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventitrombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <=1200 mg/die) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata,insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatiaischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attentaconsiderazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Reazioni cutanee severe. Sono state segnalate raramente reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisiepidermica tossica in associazione all'uso di FANS. I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene. Ibuprofene deve essere sospeso alla prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee severe, come eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Disturbi respiratori Cautela viene richiesta se l'ibuprofene viene somministrato a pazienti con asma bronchiale, rinite cronica o malattie allergiche in atto opregresse poiche' l'ibuprofene e' stato segnalato come causa di broncospasmo, orticaria o angioedema in tali pazienti. Funzionalita' cardiaca, renale ed epatica ridotta. Particolare cautela deve essere adottata in pazienti con compromissione della funzionalita' cardiaca, epaticao renale poiche' l'utilizzo di FANS puo' determinare un deterioramento della funzionalita' renale. L'abituale utilizzo concomitante di antidolorifici simili puo' ulteriormente aumentare tale rischio. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' cardiaca, epatica o renaleutilizzare la dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile. Meningite asettica. Raramente, in pazienti in trattamento con ibuprofene e' stata osservata meningite asettica. Sebbene siapiu' probabile che questa si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, e' stata osservata anche in pazienti che non hanno patologie croniche sottostanti. E' consigliabile particolare cautela nel caso di pazienti con: porfiria intermittente acuta, lupus eritematoso sistemico e patologie mistedel tessuto connettivo, disturbi gastrointestinali, colite ulcerosa omalattia di Crohn, ipertensione, edema, insufficienza cardiaca, disturbi epatici, ipersensibilita' o reazioni allergiche ad altre sostanze,poiche' il rischio che si verifichino reazioni di ipersensibilita' all'ibuprofene e' aumentato, febbre da fieno, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici poiche' esiste un rischio aumentato di reazioni allergiche. Questi possono presentarsi come attacchi di asma (il cosiddetto asma analgesico), edema di Quincke o orticaria, infezioni, in quanto l'ibuprofene potrebbe mascherarne i segni, specialmente in caso di varicella. La varicella puo' eccezionalmente essere all'origine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli. Adoggi, non si puo' escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si consiglia di evitare l'utilizzo di ibuprofene in caso di varicella. (Nel foglio illustrativo il paziente vieneinformato che in caso di infezione il medicinale va assunto solo se consigliato dal medico poiche' il rischio per certe infezioni potrebbeaumentare).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Prodotti Antinfiammatori e Antireumatici, Non Steroidei, Derivati dell'acido propionico.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo ibuprofene, ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), al colorante Rosso Allura AC, o a unqualunque eccipiente; anamnesi di attacchi di asma, edema della mucosa nasale o reazioni cutanee a seguito dell'impiego di acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei; ulcera peptica/emorragia attiva, o anamnesi positiva di ulcera peptica/emorragia ricorrente (due o piu' distinti episodi di accertata ulcerazione o sanguinamento); anamnesi positiva di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedente trattamento con FANS; evento cerebrovascolareo altra emorragia attiva; grave disfunzione epatica o renale; * insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA); ultimi tre mesi di gravidanza; in caso di perdita sostanziale di liquidi (causata da vomito, diarrea o da mancata assunzione di liquidi).
DENOMINAZIONE
ANTALFEBAL BAMBINI 100 MG/5 ML SOSPENSIONE ORALE
ECCIPIENTI
Acesulfame potassico, glicerolo, sodio benzoato (E211), polisorbato 80, saccarosio, amido di mais pregelatinizzato, acqua purificata, gommaxantano, acido citrico, colorante Rosso Allura AC (E129), aroma di bubblegum consistente in aroma artificiale di anguria, aroma naturale e artificiale di anguria e aroma di miscela dolce.
EFFETTI INDESIDERATI
Molto comuni: >=1/10; comuni: >=1/100 fino a < 1/10; non comuni: >=1/1.000 fino a < 1/100; rari: >=1/10.000 fino a < 1/1.000; molto rari: <1/10.000; non noto (la frequenza non può essere definita sulla base deidati disponibili). L'elenco dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati riportati in caso di trattamento conibuprofene, anche quelli in pazienti con reumatismi sottoposti a terapia a lungo termine a dosi elevate. Le percentuali dell'incidenza, checontemplano anche casi molto rari, riguardano l'impiego a breve termine di dosi giornaliere fino a un massimo di 1200 mg di ibuprofene somministrato per via orale e di 1800 mg di ibuprofene in supposte. Per iseguenti effetti indesiderati bisogna tener conto che essi sono, in genere, dose dipendenti e soggettivi. Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Si possono verificare ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, avolte con esito fatale, in particolare nella popolazione degli anziani. Dopo la somministrazione, sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e malattia diCrohn. Meno frequentemente e' stata osservata gastrite. In particolareil rischio di sanguinamento gastrointestinale e' dipendente sia dalladose che dalla durata del trattamento. Sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca in associazione al trattamento conFANS. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). Patologie cardiache. Molto raro: insufficienza cardiaca,infarto miocardico, palpitazioni. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica; molto raro: disturbi dell'ematopoiesi (anemia, pancitopenia). I primi sintomi possono essere febbre, maldi gola, lesioni superficiali del cavo orale, disturbi simil influenzali, marcato affaticamento, epistassi ed emorragia cutanea. Nella terapia a lungo termine e' consigliabile il controllo regolare dell'emocromo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro; non comune: parestesia, sonnolenza, disturbi del sistema nervoso centrale, quali senso di instabilita' e barcollamento, agitazione, irritabilita' o stanchezza; raro: neurite ottica. Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della visione, disturbi della visione; raro: neuropatia ottica tossica. Patologie gastrointestinali. Comune: dispepsia, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza, costipazione, melena,ematemesi, emorragia gastrointestinale, dolorabilita' gastrointestinale, quali pirosi, dolori addominali, costipazione e perdite ematiche gastrointestinali che in casi eccezionali possono causare anemia. Non comune: gastrite, ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcerazione dellabocca, perforazione gastrointestinale ulcere gastrointestinali, con possibilita' di sanguinamento e perforazione. Stomatite ulcerativa. Molto raro: esofagite, pancreatite formazione di atresia intestinale a diaframma. In caso di forte dolore epigastrico, ematemesi, o melena il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento e rivolgersi al medico. Non nota: esacerbazione di Colite e morbo di Crohn. Patologie renali e urinarie. Non comune: nefrotossicita' in varie forme, ad es. nefrite tubulo interstiziale, sindrome nefrotica e insufficienza renale; molto raro: formazione di edemi, particolarmente in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che puo' essere accompagnata da insufficienza renale acuta. Raramente possono anche verificarsi alterazioni del tessuto renale (necrosi papillare) ed elevate concentrazioni di acido urico nel sangue. Di conseguenza, la funzione renale deve essere controllata con regolarita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea (rash); non comune: orticaria, prurito, porpora, angioedema, reazione di fotosensibilita'; molto raro: gravi forme di reazioni cutanee (ad es. eritema multiforme, reazioni caratterizzate da comparsa di bolle compresa la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica), alopecia. In casi eccezionali, durante un'infezione da varicella possono verificarsi infezioni cutanee e complicazioni a livello dei tessuti molli di grave entita'; non nota: pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), reazione da farmaco con eosinofilia esintomi sistemici (sindrome DRESS). Infezioni e infestazioni. Non comune: rinite; raro: meningite asettica (raramente, durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati sintomi di meningite asettica con rigidita' del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o obnubilamento. I pazienti affetti da patologie autoimmuni (LES, patologie miste del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti) Molto raramente e'stata descritta l'esacerbazione di infiammazioni collegate a infezioni(per esempio, sviluppo di fascite necrotizzante) in concomitanza conl'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei. Tale evento puo' essere associato al meccanismo di azione dei farmaci antinfiammatori non steroidei. In caso di insorgenza o di peggioramento di un'infezione durante l'uso del medicinale il paziente deve immediatamente rivolgersi almedico. E' necessario accertare se ci sono le indicazioni per iniziare una terapia antinfettiva/antibiotica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con eruzione cutanea e prurito, cosi' come attacchi d'asma (talvolta con ipotensione). In casodi eventi di questo tipo il paziente deve informare immediatamente ilmedico e interrompere l'uso del medicinale. Raro: reazione anafilattica; molto raro: reazioni di ipersensibilita' generale grave. I sintomipossono essere: gonfiore del viso, della lingua e della laringe con restringimento delle vie respiratorie, dispnea, palpitazioni, ipotensione o persino shock fatale. Il colorante Rosso Allura AC puo' causare reazioni allergiche. In caso di comparsa di uno di questi sintomi; che possono manifestarsi fin dalla prima somministrazione; ricorrere immediatamente all'assistenza del medico. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, itterizia, funzione epatica anormale; molto raro: alterazione della funzione epatica, danno epatico, in particolare nella terapiaa lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, ansia Raro: depressione, stato confusionale; molto raro: reazioni psicotiche. Patologie dell'orecchio e del labirinto; non comune: udito compromesso, tinnito, vertigine.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avereeffetti negativi sulla gravidanza e/o lo sviluppo embriofetale. I dati di studi epidemiologici mostrano un aumento del rischio di aborto edi malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nei primi mesi di gravidanza. E' statostimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delleprostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embriofetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e'stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitoridi sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessita'. Qualoral'ibuprofene sia usato da una donna che stia tentando di concepire, odurante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamentodovra' essere il piu' breve possibile e la dose la piu' bassa possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensionepolmonare); disfunzione renale, che puo' progredire a insufficienza renale con oligoidramnios; la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento. Negli studi limitati, finora disponibili, l'ibuprofene compare nel latte materno a concentrazioni molto basse. L'ibuprofene non e' raccomandato nelle donne che allattano. Fertilita'. Vi sono alcuni dati secondo cui le sostanzeche inibiscono la ciclossigenasi/sintesi delle prostaglandine possonocausare la compromissione della fertilita' della donna attraverso l'effetto prodotto sull'ovulazione. Questo effetto e' reversibile con la sospensione del farmaco.
INDICAZIONI
Dolore da lieve a moderato; febbre.
INTERAZIONI
L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere assunto con cautela se somministrato in concomitanza con i seguenti farmaci: altri FANS, compresii salicilati L'uso concomitante di numerosi FANS puo' aumentare il rischio di sanguinamento e ulcere gastrointestinali dovute a un effettosinergico. L'uso concomitante di ibuprofene e altri FANS deve dunque essere evitato. Glicosidi cardiaci. I FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci. Fenitoina. L'uso concomitante del medicinale e fenitoina puo' aumentare i livelli siericidi questi medicinali. Litio. I FANS possono diminuire l'eliminazionedi litio, aumentando il rischio di tossicita'. In caso di uso corretto(massimo 4 giorni), normalmente non e' necessario un controllo dei livelli sierici di litio, digossina e fenitoina. Antiipertensivi, beta bloccanti, diuretici I FANS possono ridurre l'effetto di questi farmaci. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicita' associata ai FANS. In alcuni pazienti con compromissione della funzione renale(per esempio, soggetti disidratati o anziani con compromessa funzionerenale) l'uso concomitante di un ACE inibitore, di beta bloccanti o di antagonisti dei recettori dell'angiotensina II e agenti che inibiscono la ciclossigenasi puo' comportare un ulteriore peggioramento dellafunzione dei reni, compresa l'insufficienza renale acuta, solitamentereversibile. Di conseguenza, la co-somministrazione richiede particolare cautela, soprattutto negli anziani. Dopo l'avvio della terapia concomitante, e successivamente su base periodica, i pazienti devono essere adeguatamente idratati e la loro funzione renale deve essere controllata. La concomitante somministrazione del farmaco e diuretici risparmiatori di potassio puo' provocare ipercalemia. Antibiotici chinolonici. I dati sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni. Inibitori del CYP2C9. La somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 puo' aumentare l'esposizioneall'ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazoloe fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si e' osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene approssimativamente dall'80% al 100%. Sideve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofenenei casi di co-somministrazione con potenti inibitori del CYP2C9, inparticolare quando l'ibuprofene ad alte dosi viene somministrato con voriconazolo o fluconazolo Colestiramina La somministrazione concomitante di ibuprofene e colestiramina puo' ridurre l'assorbimento dell'ibuprofene a livello del tratto gastrointestinale. Aminoglicosidi. I FANSpossono diminuire l'escrezione degli aminoglicosidi. Estratti vegetali. Il Ginkgo Biloba puo' aumentare il rischio di sanguinamento se assunto in associazione a FANS. Mifepristone. A causa delle proprieta' anti-prostaglandiniche dei FANS, incluso l'acido acetilsalicilico, puo' teoricamente verificarsi una diminuzione dell'efficacia del medicinale.L'evidenza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS e prostaglandine nello stesso giorno non influenza negativamente gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicaleo sulla contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica del medicinale sull'interruzione di gravidanza. Corticosteroidi. Aumentatorischio di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale. Agenti antipiastrinici e inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI). Aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale. Acido acetilsalicilico. La somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumentodi effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che Ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilicoa basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di' questi dati alla situazione clinica, non sipuo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine diibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene. Metotrexato. La somministrazione del medicinale nelle 24 ore precedenti o successive all'assunzione di metotrexato, puo' portare a elevate concentrazioni dello stesso e a un potenziamento del suo effetto tossicologico. Ciclosporina. Il rischio di un effetto a danno dei reni dovuto alla ciclosporina viene aumentato dalla somministrazione concomitante di taluni farmaci antinfiammatori non steroidei. Questo effetto non puo' essere escluso in caso di uso concomitante di ciclosporina e ibuprofene. Anticoagulanti. I FANS possono potenziare l'effetto di anticoagulanti, come il warfarin. Sulfaniluree. Studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antinfiammatori non steroidei e antidiabetici orali (sulfaniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra l'ibuprofene e le sulfaniluree, in caso di assunzione concomitante si raccomanda un controllo dei valori del glucosio nel sangue. Tacrolimus.Il rischio di nefrotossicita' e' maggiore in caso di somministrazioneconcomitante dei due farmaci. Zidovudina. Durante il trattamento concomitante, e' stato riscontrato un aumento del rischio di emartro ed ematoma per i pazienti HIV positivi soggetti a emorragie. Probenecid e sulfinpirazone: i prodotti medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'eliminazione dell'ibuprofene.
POSOLOGIA
La dose del medicinale dipende dall'eta' o dal peso corporeo. Generalmente, la dose complessiva giornaliera e' di 20-30 mg di ibuprofene perkg di peso corporeo, suddiviso in 3-4 dosi singole. La dose giornaliera complessiva raccomandata non deve essere superata. Età (peso corporeo): bambini da 6 - 8 mesi (circa 5 - 6 kg); dose singola: 2,5 - 5 ml(equivalente a 50 - 100 mg di ibuprofene); dose giornaliera complessiva: fino a 7,5 ml (equivalente a massimo 150 mg di ibuprofene). Età (peso corporeo): bambini da 9 - 12 mesi (circa 7 - 9 kg); dose singola: 2,5 - 5 ml (equivalente a 50 - 100 mg di ibuprofene); dose giornalieracomplessiva: fino a 10 ml (equivalente a massimo 200 mg di ibuprofene). Età (peso corporeo): bambini da 1 - 3 anni (circa 10 - 15 kg); dosesingola: 5 ml (equivalente a 100 mg di ibuprofene); dose giornaliera complessiva: fino a 15 ml (equivalente a massimo 300 mg di ibuprofene).Età (peso corporeo): bambini 4 - 6 anni (circa 16 - 20 kg); dose singola: 7,5 ml (equivalente a 150 mg di ibuprofene); dose giornaliera complessiva: fino a 20 ml (equivalente a massimo 400 mg di ibuprofene). Età (peso corporeo): bambini 7 - 9 anni (circa 21 - 29 kg); dose singola: 10 ml (equivalente a 200 mg di ibuprofene); dose giornaliera complessiva: fino a 30 ml (equivalente a massimo 600 mg di ibuprofene). Età(peso corporeo): bambini 10 - 12 anni (circa 30 - 43 kg); dose singola: 10 ml (equivalente a 200 mg di ibuprofene); dose giornaliera complessiva: fino a 40 ml (equivalente a massimo 800 mg di ibuprofene). Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni nei bambini di eta' superiore ai 6 mesi e negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. In caso di assunzione della dose singola massima, l'intervallo tra una dosee l'altra deve essere di 4 ore. Il flacone deve essere agitato energicamente prima dell'uso. Per garantire una dose accurata, la confezioneinclude un cucchiaio dosatore. Il medicinale puo' essere assunto siain concomitanza che lontano dai pasti. Al fine di ottenere una piu' rapida insorgenza di azione, la dose puo' essere assunta a stomaco vuoto. In pazienti con sensibilita' gastrica si raccomanda l'assunzione delfarmaco durante i pasti. Il medicinale non deve essere assunto per piu' di 4 giorni senza prima consultare un medico o un dentista. Se in questo periodo di tempo i sintomi persistono o peggiorano, consultare il medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi. Gruppi speciali di pazienti Insufficienza renale. In pazienti con alterazione della funzionerenale da lieve a moderata non e' richiesta alcuna riduzione della dose (in caso di pazienti con insufficienza renale grave). Insufficienzaepatica. In pazienti con alterazione della funzione epatica da lieve amoderata non e' richiesta alcuna riduzione della dose (in caso di pazienti con insufficienza epatica grave). Bambini. Il medicinale non deve essere somministrato a neonati di eta' inferiore a 6 mesi o peso corporeo al di sotto dei 5 kg, in quanto non esiste un'adeguata esperienza che ne supporti l'uso in questa fascia di eta'.
PRINCIPI ATTIVI
5 ml di sospensione orale contengono 100 mg di ibuprofene (equivalenteal 2%).

codice: 041630017

Il nostro consiglio